Il carico elettronico, o dummy load – parte #2

Il carico elettronico, o dummy load – parte #2

Avevo anticipato la volta scorsa che avrei parlato del carico elettronico a resistenza variabile, ma dovrò ancora rimandare perché in questo episodio voglio presentare una modesta miglioria al carico a resistenza fissa di cui ho spiegato i princìpi. Avevo infatti presentato immagini e schema di un carico “brutale”, messo insieme alla buona e con pezzi di recupero. Per chi volesse costruirsene uno ho pensato di rendere la cosa un po’ meno rustica.

Cadsoft Eagle CadIl progettino è semplice ma prevede che sappiate farvi un circuito stampato a singola faccia e che sappiate usare trapano e maschio da filettatura. Non siete in grado? Consiglio di imparare, è da qui che si parte quando si vuol fare qualcosa “da sé”. Qui sotto trovate lo schema e il layout del PCB (printed circuit board, il circuito stampato insomma) in formato PDF, in modo che possiate stamparlo su un lucido così com’è. Questa scelta è data dal fatto che molti principianti e hobbisti usato la versione free di Eagle Cad, che non permette lo sviluppo di schede maggiori di 100 x 80 mm. La nostra scheda è di 160 x 100 mm, il cosiddetto formato europeo standard, fatta con Eagle Cad versione commerciale, quindi se vi avessi allegato il file non avreste potuto aprirlo. Come potrete vedere la scheda è molto semplice ed è facilmente realizzabile in casa, sia con un bromografo e le piastre presensibilizzate, sia con i trasferibili o il print & peel, sia con una fresa per lavorare direttamente sul rame in positivo.

Download disponibili:

Dummy load di base – PCB layout
Dummy load di base – schematic

Dummy load - PCB Layout

Dummy load – PCB Layout

Le piste sono volutamente ciccione perché così non abbiamo problemi nel flusso di corrente. Per la connessione delle resistenze al PCB ho usato un vecchio trucchetto che evita fastidiose saldature di pioli, piedini, terminali, strip-line cavi o quant’altro. Ho infatti usato il connettore Faston da 6,3 mm a saldare (Eagle footprint con-rib ST6,3) sfalsato di circa un millimetro rispetto all’asse dei terminali delle resistenze. In tal modo è possibile montare tutta la scheda, saldare i connettori facilmente e col rame rivolto verso l’alto senza bisogno di bloccaggi o nastro di tenuta o altre diavolerie per evitare che i pioli / terminali si sfilino e cadano. Soprattutto, non dimentichiamolo, con una connessione di questo tipo non corriamo il rischio di fondere qualcosa: i terminali da 6,3 x 0,8 mm portano infatti fino a 24 Ampere di corrente.

L’aletta di raffreddamento è di recupero, presa dal ferrivecchi per pochi spiccioli. Non era molto bella e aveva già qualche foro, ma per questo lavoretto era più che sufficiente. Gli ho dato una pulita con la mola flessibile e poi l’ho verniciata con vernice acrilica spray nera per alte temperature, quella per stufe o marmitte (non che sia necessaria per il progetto, ma è una vernice che trovate in qualsiasi colorificio o fai-da-te, aderisce molto bene sull’alluminio e non fa odori). Un consiglio: appena verniciata, soffiate l’aletta con un soffiatore ad aria calda a 350°C per una ventina di secondi. La vernice asciuga immediatamente e aderisce in modo perfetto. Resterà così senza spellare o “spolverare” per lungo tempo.

Montaggio step by step

1 Preparare il PCB (per chi non sapesse come fare consiglio di guardare uno dei tantissimi tutorial che si trovano in rete, qui un esempio)

Il PCB dopo lo sviluppo col bromografo

Il PCB dopo lo sviluppo col bromografo

2 Forare i segnaposto dei distanziali e delle asole delle resistenze con una punta da 2 mm (al quinto step capirete il motivo)
3 Posizionare la scheda col rame rivolto verso il basso sull’aletta di raffreddamento e centrarla (o metterla nella posizione finale desiderata)

Centratura della basetta prima della punzonatura

Centratura della basetta prima della punzonatura

4 Fissare con del nastro la basetta in modo che non muova dalla posizione impostata

Punzonatura con PCB bloccato dal nastro

Punzonatura con PCB bloccato dal nastro

5 Marcare l’alluminio con un punzone a scatto diam. 2 mm (tipo questo, venduto come rivettatrice ma nato come punzone). Vedere immagine del punto 4.

L'aletta dopo la punzonatura

L’aletta dopo la punzonatura

6 Forare nuovamente la basetta, allargando i precedenti fori da 2 mm (che servivano per fare un bel lavoro al passaggio 5). I fori per i distanziali vanno diam. 3,5 mm, quelli per le asole delle resistenze vanno da 4 o 5 mm, dipende da quale tipo di vite userete per fissare le resistenze all’aletta.

PCB pronto al montaggio

PCB pronto al montaggio

7 Forare gli spazi per i connettori a banana: quelle che ho usato io chiedevano un foro da 6 mm (un “quasi” standard). Misurate col calibro prima di forare, vi eviterà di andare a casaccio.

Una misurata al filetto delle banane non guasta mai

Una misurata al filetto delle banane non guasta mai

8  Con una punta da 2,5 mm, forare l’aletta di raffreddamento nelle marcature precedentemente segnate (al passaggio 5). Prima di forare se volete potete dare una controllata se le punzonature sono nella posizione corretta, mettendovi sopra le resistenze nel loro layout finale.

Prova di posizionamento delle resistenze

Prova di posizionamento delle resistenze

9 Montare su un avvitatore il maschio da 3 mm: io uso quello con inserto rapido esagonale, molto comodo e robustissimo. Filettare tutti i fori dell’aletta. Se si sente un “affaticamento” del maschio, bagnare con un po’ d’olio meccanico per facilitare la rotazione. Si può così procedere a posizionare le resistenze per una prima prova.

Proviamo se i nostri fori sono precisi

Proviamo se i nostri fori sono precisi

10 Ok, ve lo dovevo dire prima, ma ora smontate di nuovo le resistenze (se è tutto ok con fori e filetti) e prendete la pasta termoconduttiva a base siliconica e una spatolina.

Pasta termoconduttiva

Pasta termoconduttiva

11 Posizionare le resistenze sull’aletta partendo da sinistra con la 4,7 ohm e via via le altre da 1 ohm. Date una bella spalmata di pasta (senza esagerare). Anche se qui non è indispensabile, è buona norma utilizzarla in tutti i casi in cui ci sia calore da dissipare su un’aletta.

Una lieve spalmata di pasta termoconduttiva

Una lieve spalmata di pasta termoconduttiva

12  Fissare le resistenze con bulloncini M3 x 6mm. Io uso quelli di tipo TCEI (testa cava esagono interno) perché ho i caccaviti con brugola da 2,5 mm. Se preferite testa a croce o a taglio non c’è problema, badate solo che siano filetti M3 passo 0,5 mm

Fissiamo le resistenze (lo so, la foto è la stessa di prima ma non ne avevo una specifica. Il concetto si capisce lo stesso)

Fissiamo le resistenze (lo so, la foto è la stessa di prima ma non ne avevo una specifica. Il concetto si capisce lo stesso)

13  Posizionare e stringere (non troppo) i distanziali 5 x 20 mm. La delicatezza è d’obbligo altrimenti un filetto da 3 mm nell’alluminio sottile salterebbe via e dovremmo rifare tutto. Nell’alluminio più spesso invece si spacca il filetto del distanziale, e poi a toglierlo son dolori…

Dettaglio del montaggio

Dettaglio del montaggio

14  Assemblare e saldare i terminali Faston sulla scheda LATO RAME: con distanziali da 20 mm servono Faston da 15 mm, se usiamo distanziali da 15 mm i Faston saranno da 8 / 10 mm max.

Saldatura dei faston lato rame

Saldatura dei faston lato rame

15 Tagliare le sporgenze dei reofori dei Faston, in modo da avere una superficie pulita e liscia (vedrete al punto 20 il perché)

Resta solo da mettere l'etichetta

Resta solo da mettere l’etichetta

16 Posizionare la scheda sull’aletta: se non abbiamo fatto casini, i fori dei distanziali corrisponderanno con precisione, e i terminali Faston andranno accanto (a contatto, praticamente) ai terminali delle resistenze.

Posizionamento dei faston

Posizionamento dei faston

17  Fissare la scheda sui distanziali con bulloncini M3 x 6mm

dettaglio vite M3

dettaglio vite M3

18  Saldare i reofori delle resistenze ai terminali Faston

I faston saldati alle resistenze

I faston saldati alle resistenze

19  Posizionare le banane nei fori precedentemente fatti, mettendo la rondella a contatto col rame. Chiudere aiutandosi con una chiave da 8 mm.

Montaggio delle banane

Montaggio delle banane

20  Stampare su adesivo per laser la tabella dei valori (di cui nel precedente episodio) e le diciture identificative delle banane.

Il nostro dummy load completato

Il nostro dummy load completato

 

Et voila. Il montaggio è fatto, ora non ci resta che fare qualche test. Come vedrete dalle immagini, i valori sono molto vicini a quelli teorizzati e stampati sull’etichetta. Se la tabella non è precisissima non importa, ci serve solo come riferimento di massima e ci evita ogni volta di prendere la calcolatrice. Semplice, no? Arrivederci al prossimo episodio.

 

 

RS232 to TTL multiform MiniMax interface  (serial, TTL, 1-Wire)

RS232 to TTL multiform MiniMax interface (serial, TTL, 1-Wire)

RS232 to TTL multiform MiniMax interface  (serial, TTL, 1-Wire)

Below we are going to describe a simple interface circuit for RS232 serial line; nothing new, in the web there are many similar schemes. In this circuit we tried to put together, with the bare minimum of components, various features as listed here:

– Interface signals TTL / C-MOS 0/5 volt with ability to power devices connected (a few mA)
– Interface 0-12 volt logic signals
– Selection of half-duplex and full-duplex
– Paralleling 2 or more RS232 ports
– 1-wire bus interface with ability to power devices connected
– Selection of echo tx to rx or echo suppression when in half-duplex

LEDs are used to show the logical high RX (green) and TX (red) signals. The components used are very common, they are not particularly critical, the circuit is feasible with the material that every electronic hobbyist has in the drawer. The operation of the circuit has been tested to a transmission rate of 250 kbaud for sections of short length. It has also been tested with the 1-wire network on a cable length of 100 meters with 8 (eight) DS18B20 sensors, powered by the same RS232 serial port. The auxiliary power supply is derived from the signals “DTR” and “RTS”, held at the high logic state.

Description of the circuit

As can be seen from the schematic, the circuit is very simple. The output stage, connected to the TX of RS 232, is composed of R3 (base current of Q3), DS8 (protection negative voltage), Q3 (output driver) and DZ3 (regulator output voltage limiter or voltage input). DZ3 may have different values of zener: when used with TTL levels should be 5.1 volts, when used with other logic levels can be 3.3 or 12 volts.
The resistor R5 is the resistance that brings power to output and must be calculated in relation to the zener DZ3, the milliampere available on the RS232 driver and the external devices that we want to power. The diodes DS1 and DS6 bring the voltage available on the signals “DTR” and “RTS” (when at high level) to the circuit composed of the capacitor C1, R5 and DZ3. The diode DZ2 polarizes Q1 and Q2 to the right voltage which activates a high logic level signal onto RX of RS232. R1 keeps the RX signal to zero volts when Q1 is off or when Q2 is enabled. When at side B is received a signal at the logical level zero, through R4 the current flows into the base of Q1 that starts to conduct and leads to a high level signal onto RX of RS232 port.

JP1 = ON, in this case the RX and TX are in common and it is the situation that occurs in the 1-wire bus, which is a half-duplex bus.
JP2 = ON, in this case when the TX port RS232 transmits, the signal via R2 activate Q2 conduction and blocking the echo of characters (if JP1 = ON)

The green LED1 displays the status of the high signal RX and red LED2 displays the status of TX.

Practical realization, assembly and construction

This is the schematic for the RS232 to TTL multiform MiniMax interface. You can download also the Eagle files, see at the end of the post in the download section. You can do it yourself or just ask’n’wait for a little help (we’re dealing with people of a tech company who soon will realize a purchasable kit at a very affordable price. Stay tuned for upcoming updates!)

RS232 TTL MiniMax multiform interface - Schematic

RS232 TTL MiniMax multiform interface – Schematic – Please always refer to the downloadable PDF for further updates not reported in the pictures.

This is the PCB for the RS232 to TTL multiform MiniMax interface

RS232 TTL MiniMax multiform interface - PCB with components

RS232 TTL MiniMax multiform interface – PCB with components – Please always refer to the downloadable PDF for further updates not reported in the pictures.

And here the very prototype. Note that in this picture the DB9 connector J1 is soldered on bottom side / copper side of the board, but this is a weird prototype. Following the scheme, you’ll guess that the correct mounting way is to embed the PCB between the two rows of pins of the connector, making the pins corresponding to soldering places. The five-pins row obviously must be turned to copper side, and in top side it must be placed JP3 in order to connect itself to the pin 7 of the DB9 connector. You should (and PCB is designed to) use 1 x pin header strip (90° angle, 2.54mm pitch).

RS232 MiniMax Multiform Interface - The prototype

RS232 MiniMax Multiform Interface – The prototype

 

Editor’s note: original files are not available here. If you need any of them (schematic, pcb layout, BOM et cetera) please leave a comment with a valid email address and we will send it to you asap.

 

Footnote(s)

  1. If you find something useful and you test it, use it, experiment with it, elaborate/upgrade it, please let us know;

  2. If you find any inaccuracies or errors in the projects, documents and texts, they were probably made to give you the opportunity to report them to us and make us realize that we can make mistakes and we ignore many things.