Installare Visual Basic 6 su sistemi Windows 7 a 64 bit

Installare Visual Basic 6 su sistemi Windows 7 a 64 bit

Una panoramica sul caro, vecchio Visual Basic 6 e un modo pratico per riuscire facilmente a installarlo in ambiente Windows 7 a 64 bit.

Nota: se avete fretta e non volete leggere tutto lo sproloquio introduttivo, le istruzioni per installare VB6 su Windows 7 a 64 bit sono al fondo del post.

Ho letto di recente alcune statistiche d’uso relative agli ambienti di sviluppo per sistemi Microsoft e, come sospettavo, ho scoperto che c’è ancora una nutrita schiera di programmatori che fanno codice su Visual Basic 6. Il motivo? Pensate a cosa accadde fra la fine degli anni 90 e i primi anni 2000: grazie a tool di sviluppo come Visual Basic, che costavano poco e che erano relativamente facili da usare, molte aziende decisero di informatizzare di più e meglio le loro attività. Inoltre, grazie alla forte domanda delle PMI, molti programmatori (nuovi e riciclati da vecchi ambienti) videro in Visual Basic 6 la soluzione meno costosa e più versatile per creare applicazioni di – quasi – qualsiasi fascia.

Visual Basic 6 è solo questione di cuore?

Vennero così alla luce interi ERP scritti con quel nobile linguaggio, oltre a programmi di controllo macchine, sistemi di misurazione, piattaforme di raccolta dati eccetera. Molte aziende, fatto l’investimento e ottenuto i risultati sperati, considerarono il Visual Basic 6 come un punto d’arrivo, e non una sorta di passaggio verso il futuro. Accadde così che, all’avvento dei sistemi di sviluppo basati su .net (che promettevano molto) pochissimi imprenditori ebbero il coraggio – e il denaro – per fare il salto evolutivo che li avrebbe (forse) salvati dall’invecchiamento del VB6.

Per quanto riguarda i programmatori, molti scelsero consapevolmente di non passare al .net perché, non appena scoprirono l’immane cazzata fatta da Microsoft nell’ignorare la backward compatibility, si domandarono: “Quindi adesso che ho appena preso confidenza completa con il VB 6 dovrei imparare un linguaggio nuovo? Perché??”.  Poi, assaggiata la IDE del Visual Studio .net, quei pochi che resistettero per più di 5 minuti senza urlare dallo sconforto, di lì a breve si sarebbero ritirati a vita monastica.

Nel calduccio della propria casetta…

Scherzi a parte, uno dei difetti dei programmatori “di una certa età” è di sentirsi al sicuro nel proprio ambiente di sviluppo, cosa che non li spinge certo a cercare nuovi sistemi, nuove avventure e nuovi grattacapi. Neppure l’imprenditore che – spesso forzatamente – naviga a vista e cerca di tirare avanti la carretta con risorse striminzite, sente la necessità (e men che meno il dovere) di fare un passo del genere. Lui non sa cosa voglia dire VB6 o .net, e soprattutto non gli interessa. Lui dice: “I computer ci sono, le licenze dei sistemi operativi le abbiamo pagate, l’investimento sul software customizzato lo abbiamo fatto appena 5 anni fa, ergo adesso non spendiamo un centesimo perché: a) funziona, b) è pagato, c) al diavolo l’evoluzione“. Ottuso? Forse sì, ma devi decidere fra il pagare i fornitori e gli stipendi o il riscrivere tutto il software di controllo industriale perché Microsoft non supporta più ciò in cui hai creduto fino a ieri, beh, non credo sia difficile capire (e condividere) quale ovvia scelta verrà fatta.

…oppure in una tenda nei boschi?

Se escludiamo i cambiamenti forzati da eventi esterni, chi mai abbandonerebbe il comfort della propria casa per trasferirsi definitivamente a vivere in una tenda piazzata in boschi sconosciuti? Magari una prova la puoi fare, magari un paio di volte puoi godere dell’arietta fresca del mattino, magari scopri aspetti del tuo carattere che, nella routine del tuo territorio abituale, potresti non notare mai. Però significa dover cambiare radicalmente il tuo modo di approcciare anche le minime azioni quotidiane: per farti una doccia preferisci la vecchia, obsoleta, costosa acqua corrente, oppure non vedi l’ora di camminare nell’ignoto per 20 minuti (o 5 ore, dipende) per cercare una sorgente che avrà sì l’acqua più pura del mondo ma che ti è costata fatica e che ti permette appena di sciacquarti la faccia e magari un po’ anche le ascelle e ti fa trasalire ad ogni schizzo perché freddissima? E finché è estate va bene, ma poi quest’inverno che si fa?

Come si fa a installare Visual Basic 6 su sistemi Windows 7 a 64 bit

Tralasciando altre metafore (finalmente, direte) veniamo al dunque: grazie a quel processo sadico di Microsoft secondo cui un ambiente di sviluppo meraviglioso come il VB6 non meritava di essere ulteriormente supportato, lasciando inorriditi milioni di programmatori che lo amavano e lo amano tuttora, oggi è praticamente impossibile installarlo su sistemi Windows 7 a 64 bit usando il suo setup. Grazie all’estro di alcuni personaggi della Rete, però, è stato da tempo pubblicato in vari siti l’apposito workaround, segno che “ok, .net è il futuro, ma io voglio installare il VB6” non è una cosa che ho pensato solo io. Per comodità ve lo riporto qui, dando così un senso al titolo del post. Vediamo quindi come fare:

1) creiamo un file vuoto nella cartella c:\windows e denominiamolo MSJAVA.DLL (passaggio non indispensabile, il sistema pare funzionare lo stesso, ma così consigliano i guru)

2) copiamo il CD n. 1 di Visual Studio 6 in una cartella sul disco fisso del pc, chiamandola ad esempio VS6SETUP

3) apriamo la cartella appena creata, apriamo la sottocartella Setup e cerchiamo i files con estensione *.stf

4) a seconda della versione di Visual Studio 6 che intendiamo installare, il file potrà chiamarsi in modo diverso (vb98pro.stf oppure vs98ent.stf eccetera). Ciò che importa è l’estensione *.stf

5) quando troviamo il file in questione, ne facciamo due copie nella stessa cartella

6) una delle due copie appena fatte la rinominiamo in acmsetup.stf e l’altra in acost.stf

7) infine selezioniamo tutto il contenuto della cartella Setup, lo copiamo e lo incolliamo nella cartella superiore (che abbiamo chiamato VS6SETUP in questo esempio)

8) coi privilegi di amministratore eseguiamo il programma acmsetup.exe, dovrebbe avviarsi l’installazione senza altri problemi

9) in caso compaia ancora qualche messaggio di errore (cosa accaduta in un paio di situazioni) di solito basta riavviare il programma acmsetup.exe, e poi fila tutto liscio

Per installare il service pack 6 si procede nello stesso modo, facendo però attenzione che il file *stf si troverà nella cartella principale e non in una subfolder Setup (quindi niente copia dopo la creazione dei due files aggiuntivi).

È tutto. E se vi accade di sentirvi dire “ma come, ancora con VB6?” non fatevi prendere dallo sconforto o dall’ira funesta. Vi basterà pensare che ancora oggi ci sono persone ben pagate per scrivere o modificare programmi in RPG IV.