About

Scrissi questa bio (in terza persona, ahimé) qualche anno fa per un libro che non è mai stato pubblicato. Per ora vi sia sufficiente.

Giorgio Bisotto nasce a Cuneo – non per colpa sua – nel 1970 e trascorre tutta la vita nel ridente paesaggio premontano a sud del capoluogo, senza mai uscire da quel “micromondo” se non per domiciliazione coatta. Inizia a parlare in italiano solo verso i sei anni, mentre in piemontese ha parecchia bertavèla già da qualche tempo, tanto che i vicini di casa fanno le scommesse sul suo futuro da avvocato o prete.

Prova la seconda strada ma si ferma a metà, appena in tempo per avere dimestichezza con discorsi che rasentano pericolosamente la blasfemia ma, in ogni caso, prima che sia troppo tardi.

Nemmeno il tempo di tirar fiato che è già a militare, dove subisce l’influenza dei dialetti di tutta Italia e dove impara le migliori parolacce e a dire signorsì.

Tornato a casa si butta nel lavoro, anzi, viene buttato nel lavoro, prima nell’azienda famigliare, dove le parolacce deve tenerle per sé, e poi in fabbrica, dove finalmente può sfogarsi in ampie esegesi sul turpiloquio e imparare le piccole sfumature dialettali delle vallate circostanti.

Fatti i dovuti scongiuri è tuttora vivente e coltiva l’hobby di scrivere la sua biografia in terza persona.